Glossario

Riso Venere è il primo riso nero nato in Italia nel 1997. Il suo colore nero è naturale, conferito dalla presenza di antociani nel chicco, potenti antiossidanti. Anche il suo aroma è naturale e ricorda il profumo del pane appena sfornato. Dopo Venere in Italia sono nati altri risi neri, come Nerone, Artemide, Violet, Nero Beppino, Otello, tutti coltivati in Italia. I risi colorati neri e rossi si chiamano pigmentati (vedi anche Riso rosso).

La brillatura era una tecnica di lucidatura del riso che veniva utilizzata nel secolo scorso, applicando una soluzione di talco e glucosio, oppure di olio di lino (in questo caso si chiamava camolinatura). La brillatura del riso non si fa più ed è stata vietata perché alterava le caratteristiche del riso.

La pilatura è il processo di lavorazione con cui si trasforma il riso grezzo raccolto in campo, detto risone, in riso bianco commestibile. Si compone di due fasi: una lavorazione più leggera, detta sbramatura, dalla quale si ottiene il riso integrale, e una lavorazione più profonda, detta sbiancatura, dalla quale si ottiene il riso bianco. Il riso semilavorato è una via di mezzo tra il riso integrale e il riso bianco (vedi anche Riso integrale).

Il riso integrale subisce solo un primo grado di lavorazione con cui si elimina la lolla, la buccia non commestibile che lo riveste; questo processo si chiama sbramatura. Il riso integrale mantiene il pericarpo, la pellicola che riveste il chicco, ricca di fibre, sali minerali e lipidi vegetali. Per questo il riso integrale ha un valore nutrizionale più alto rispetto al riso bianco (vedi anche Pericarpo).

L’amido di riso si estrae dal riso che viene prima ammorbidito e poi macinato. Una volta separato viene essiccato e polverizzato. Trova impiego nell’industria cosmetica e farmaceutica, per il suo potere emolliente e antinfiammatorio, e nel settore alimentare, in particolare per i prodotti baby food destinati allo svezzamento, grazie alla sua alta digeribilità e tollerabilità.